I NUMERI DELL'EVASIONE

Le stime sull'evasione, elaborate da una apposita Commissione ministeriale (che si basano anche sulle analisi statistiche elaborate dall’ISTAT) parlano di una cifra pari a circa 107 miliardi, di cui il 70% è relativo alle minori entrate scaturenti dall’IRPEF e dall’IVA.

La medesima commissione di esperti ha anche determinato, come la propensione all’evasione dei soggetti titolari di partita IVA sia pari al 67,6%, mentre quella dei lavoratori dipendenti al 3,8%.

Tradotto in termini concreti: mentre nel caso dei dipendenti e pensionati è come se un soggetto su 25 non pagasse le (imposte) tasse, per i lavoratori autonomi e gli altri titolari di partita IVA in realtà solo uno su tre le paga in modo corretto.

Per quanto riguarda invece i soggetti tenuti al versamento dell’IRES (imposta sul reddito delle società e quindi principalmente di aziende più o meno grandi), gli stessi evadono all’incirca complessivamente 10 miliardi annui con una propensione all’evasione di circa il 27%.

Sulla base dell’analisi operata dalla Commissione di esperti, partendo dal dato relativo non al TAX GAP bensì alla propensione alla evasione, a fronte di un gettito di 145 miliardi, i lavoratori dipendenti e pensionati evadono circa 6 miliardi, al contrario, per i lavoratori autonomi e le P.IVA, a fronte di circa 21 miliardi di entrate, vi sarebbero altri 31 miliardi evasi, mentre per le aziende soggette ad IRES, a fronte di 33 Miliardi di gettito, vi sono circa 12 Miliardi di imposta evasa.

Applicando la medesima metodologia di calcolo sul fronte dell’IVA, poiché la propensione all’evasione delle imprese è pari al 27% circa, questo vuol dire che sui 35 miliardi di IVA evasa in Italia, solo 10 miliardi circa sono riconducibili all’evasione delle grandi aziende; di conseguenza gli altri 25 miliardi “mancanti” sono riferibili agli altri soggetti titolari di partita IVA, diversi dalle imprese.

Sommando tutte le cifre indicate si determina un’evasione complessiva di circa 84 miliardi di euro (IRPEF + IRES + IVA), così distinta:

Evasione IRPEF Lavoratori Dipendenti e Pensionati = 5 miliardi;

Evasione IRPEF Titolari di P.IVA + Evasione IVA = 56 miliardi;

Evasione IRES + Evasione IVA = 23 miliardi.

Data anche l'analisi  svolta dall'Istat circa la distribuzione settoriale del valore aggiunto dato dall’economia sommersa, è stato confermato come in realtà l'evasione si concentri prevalentemente nei settori produttivi rivolti al consumo finale.

L'insieme di questi dati confermano ancora una volta ed in modo molto chiaro quali siano i settori in cui è più alta la propensione all’evasione ed indicano quella che deve essere la strada da seguire per arginare in modo efficace il fenomeno: il contrasto al sommerso in quei settori che rivolgono il loro commercio verso i contribuenti finali, ovvero coloro che non hanno allo stato la necessità di tener traccia delle spese sostenute.

 

N.B.: I dati indicati fanno riferimento alle stime relative alle dichiarazioni dei redditi dell'anno 2017.