LA NO DEDUCTION AREA

Per arginare il fenomeno dell’evasione risulta fondamentale contrastare il sommerso nei settori che rivolgono la loro attività ai contribuenti finali, ovvero a coloro che non hanno alcun interesse/beneficio derivante dal tener traccia delle spese sostenute, se non in alcuni sporadici casi.

La modalità attraverso la quale far preferire il rilascio dello scontrino/ricevuta rispetto allo sconto in nero è quella di introdurre un valore minimo di spese da certificare affinché si possa procedere ad ottenere il correlato ritorno in termini di deduzione e detrazione; una area minima di non deducibilità: la NO DEDUCTION AREA.

Tale concetto, di carattere assolutamente nuovo non solo nel panorama fiscale italiano, necessita preliminarmente di alcuni chiarimenti che ne possano agevolare appieno la comprensione, al fine anche di valutare ed affrontare le correlate criticità.

Prima di introdurre il concetto di NO DEDUCTION AREA, per poterne cogliere appieno la funzionalità oltre che la finalità, è opportuno definire cosa sia e come funziona la parallela NO TAX AREA, che di fatto è una sorta di franchigia che lo Stato riconosce più o meno a tutti i contribuenti in modo inversamente proporzionale al proprio reddito imponibile.

In realtà, al fine di meglio comprendere quella che è la motivazione di fondo dell’idea di cui si parla, la NO TAX AREA dovrebbe essere effettiva e reale per tutti, a prescindere dal reddito, dato che quest’ultimo determina poi l’applicazione dell’aliquota d’imposta.

Queste indicazioni di massima sulla NO TAX AREA, rappresentano la corretta introduzione alla “sorella” NO DEDUCTION AREA; quest’ultima infatti non rappresenta altro che l’equivalente della NO TAX AREA, ma questa volta vista dal lato dello Stato; essa sarebbe quel limite minimo di spese da sostenere, equivalente alla NO TAX AREA, al di sotto del quale non viene riconosciuta al contribuente la possibilità di dedurre alcunché.

Questa corrispondenza sembra anche logica: se non si guadagna una cifra maggiore a quella minima prevista per la NO TAX AREA, non si subisce alcuna imposizione, analogamente, se non si maturano spese per un importo maggiore a quello previsto per la correlata NO DEDUCTION AREA (che sarà pari alla NO TAX AREA) non si dovrebbe dedurre nulla.

Una volta superata questa area minima di deducibilità...tutte le spese saranno deducibili: dal caffè al bar alla cena al ristorante, passando per l'acquisto di qualsivoglia tipologia di bene.

Il tutto ovviamente con dei limiti e delle percentuali specifiche che permettano di garantire comunque un sistema equo per tutti i contribuenti secondo dei principi che tengano conto della necessarietà della spesa: e in termini "vitali" e in termini fiscali.

Un sistema di deduzione globale di ogni tipologia di spesa parametrata però con aliquote differenziate e determinate proprio in ragione della necessarietà (nei termini su esplicitati) della spesa stessa.

Sul libro, tutti i dettagli di questa ipotesi di riforma del sistema fiscale.